I Ceri di San Giovanni, Il Patrono di Firenze

24 giugno – Festa di San Giovanni

I primi veri festeggiamenti della città per il Santo Patrono, scelto dalla regina Longobarda Teodolinda nel VI secolo, iniziarono nel XIII secolo, il 24 giugno di ogni anno, data della nascita del Battista, e da quel momento il Battistero di San Giovanni insieme alla Cattedrale divennero il centro nevralgico della festività religiosa.

In epoca Repubblicana, le feste patronali iniziavano tre giorni prima dell’evento. Già il giorno 21 iniziavano le processioni dei quattro quartieri della città, il giorno successivo una processione composta da alti funzionari e dalle magistrature delle arti maggiori, si recava al Battistero per depositare le offerte. Il giorno 23 era la volta della solenne processione di tutti gli ordini religiosi e delle confraternite con i loro stendardi, reliquiari e con grande sfarzo di ricchissimi paramenti sacri. Nello stesso giorno, le botteghe dell’Arte della Lana e della Seta esponevano in Calimala i prodotti più belli dell’artigianato fiorentino quali stoffe preziose, drappi di filo d’oro, finissimi broccati di seta e magnifici velluti di ogni foggia e colore. La mostra richiamava un’infinità di persone anche provenienti dall’estero, che procuravano alle Arti incassi per migliaia di fiorini d’oro.

Poi il 24, giorno della solennità, una folla immensa si riversava presso il Battistero per assistere alle cerimonie che iniziavano con l’arrivo del corteo della Repubblica con in testa i Capitani di Pare Guelfa, seguiti dagli Ambasciatori e rappresentanti forestieri. Sfilavano i membri della Signoria, il Podestà e il Capitano del Popolo con le loro insegne, seguiti da tutti i rappresentanti delle deputazioni delle Arti con i loro stendardi. Terminata la sfilata, si assisteva alla cerimonia più attesa: l’offerta dei ceri. Questa iniziava con l’arrivo delle compagnie nobili di tutti i quartieri, ciascuna con il proprio gonfalone e recanti pesanti ceri posti su grandi carri a forma di torre, trainati da buoi. I ceri, di finissima produzione e arricchiti con incisioni e decori, venivano offerti alla Chiesa i cui membri provvedevano all’accensione sul sagrato del Battistero per poi porli al suo interno. La festa proseguiva in tutti i quartieri fino a notte inoltrata con canti e balli all’aperto sulle strade e nelle piazze cittadine alle cui finestre erano esposti drappi, stendardi e bandiere, illuminati dalla luce di migliaia di candele.

L’offerta dei ceri con i relativi cortei si svolge ancora oggi nel giorno di San Giovanni, 24 giugno. La ceerimonia si tiene nello stesso luogo e con le stesse modalià, ricalcando esattamente quella del passato nel solco dell’antica tradizione.

per gentile concessione dell’autore Silvano Caciolli