L’Ospedale di Santa Maria Nuova
Santa Maria Nuova: un viaggio nella Storia della Medicina sulle orme di Leonardo Da Vinci
L’Arcispedale di Santa Maria Nuova è uno degli ospedali più antichi al mondo ancora attivi, situato nel cuore di Firenze, in piazza Santa Maria Nuova. Fu fondato nel 1288 dal banchiere fiorentino Folco Portinari, padre di Beatrice, la musa di Dante Alighieri.
Nel corso dei secoli, l’ospedale e la sua chiesa di Sant’Egidio sono stati ornati con numerose opere d’arte, molte delle quali oggi conservate nei musei, mentre altre sono ancora esposte al suo interno. L’ospedale ha anche un’importante tradizione legata alla medicina, in particolare grazie al contributo di Maurizio Bufalini, che nel 1840 fondò la prima cattedra di Anatomia Patologica in Italia e nel 1849 quella di Istologia.
Un ospedale all’avanguardia fin dal Medioevo
Già nel Trecento, dopo la peste nera, l’ospedale ospitava circa 200 malati al giorno, un numero straordinario considerando che all’epoca le strutture sanitarie fiorentine raramente superavano i 20 o 30 letti. Santa Maria Nuova era considerato uno degli ospedali più moderni d’Europa, riuscendo a gestire un così alto numero di pazienti.
Leonardo da Vinci e gli studi anatomici
Nel tardo Quattrocento, Leonardo da Vinci studiò l’anatomia umana nei sotterranei dell’ospedale. La Compagnia di San Luca, che riuniva i pittori, aveva come sua prima sede una cappella situata nella chiesa di Sant’Egidio. Durante il Quattrocento, l’ospedale accoglieva fino a 300 ammalati al giorno, offrendo un continuo ricambio di lenzuola pulite, oltre a una cura personalizzata per ciascun paziente, in base alla tipologia della malattia.
Un patrimonio artistico e storico
Il patrimonio artistico e storico dell’ospedale è custodito attraverso un percorso museale che include ritratti di Spedalinghi risalenti ai secoli XVI e XVII.
Tra le opere di maggior rilievo c’è un affresco strappato che raffigura la “Conferma della regola agli Spedalinghi da parte di Martino V”, attribuito a Gherardo di Giovanni del Fora (XV secolo). Inoltre, l’ospedale ospita due importanti crocifissi lignei, oltre a opere di artisti come Bicci di Lorenzo, Andrea della Robbia, Giovanni Battista Paggi, Alessandro Allori, Giambologna, Volterrano, Bernardo Buontalenti, Pomarancio e molti altri.
Un viaggio nella storia della medicina
Visitare con una Guida Agt l’Arcispedale di Santa Maria Nuova significa fare un viaggio nella storia della medicina e nella storia della città di Firenze, in un luogo che ha mantenuto la sua funzione di assistenza sanitaria per oltre 800 anni.
L’ Ospedale degli Innocenti
La vostra guida Agt vi porterà a scoprire il Museo degli Innocenti di Firenze che rappresenta una delle istituzioni culturali più affascinanti e significative della città, raccontandovi la storia di uno degli ospedali più antichi e importanti d’Italia. Fondato nel 1445, l’Ospedale degli Innocenti fu creato per accogliere i bambini abbandonati, ed è situato nella splendida Piazza Santissima Annunziata, nel cuore di Firenze.
Il museo nasce all’interno di quello che era l’antico ospedale, che per secoli si è occupato dei più vulnerabili della società, in particolare dei bambini orfani o abbandonati. Il complesso architettonico fu progettato da Filippo Brunelleschi, uno dei più grandi architetti del Rinascimento, e l’edificio è un capolavoro di sobria eleganza, con una facciata che affaccia sulla piazza e una loggia che si distingue per la sua raffinatezza.
Il Museo degli Innocenti offre una panoramica completa della storia dell’ospedale, con una vasta collezione di opere d’arte, documenti storici e oggetti che illustrano la vita quotidiana all’interno della struttura nel corso dei secoli. In particolare, il museo mette in evidenza il ruolo svolto dall’ospedale nel prendersi cura dei bambini e nel promuovere l’infanzia e la protezione sociale.
Una delle sezioni più toccanti del museo è dedicata alla “ruota degli innocenti”, una struttura utilizzata per accogliere i neonati abbandonati. I genitori, spesso in difficoltà economiche, potevano lasciare i loro bambini nella ruota, un piccolo spazio che ruotava automaticamente all’interno della struttura, garantendo l’anonimato e la protezione del neonato. Questo sistema ha permesso a migliaia di bambini di ricevere assistenza, cura e un futuro migliore.
Accanto alla storia sociale e istituzionale, il museo esplora anche l’arte rinascimentale, con una serie di dipinti, sculture e altri oggetti che decoravano l’ospedale. Tra le opere più importanti, ci sono quelle di artisti come Andrea del Verrocchio e Domenico Ghirlandaio, che arricchiscono l’esperienza del visitatore con la loro bellezza e il loro valore storico.
Oggi, il Museo degli Innocenti è un luogo che non solo celebra la storia dell’ospedale e dei suoi fondatori, ma offre anche riflessioni più ampie sulla condizione dell’infanzia e sui diritti dei bambini, temi ancora oggi di grande rilevanza sociale.